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"Da alcuni giorni tramite i costanti contatti tenuti dalla segreteria nazionale CISL Scuola e ultimamente anche da indiscrezioni giornalistiche, è giunta la conferma della possibile imminente presentazione presso la VII Commissione del Senato, ad opera del Sen. Mario Pittoni che ne funge da coordinatore, del disegno di legge sul reclutamento degli IdR che vorrebbe dare risposta alle richieste presentate unitariamente dalle nostre oo.ss. in occasione dell’incontro sulla materia tenutosi lo scorso 18 settembre presso il MIUR, a seguito del quale era stata inviata la lettera di sollecito al Capo Gabinetto del ministero affinché i nodi della questione fossero affrontati con urgenza per raggiungere la stabilizzazione più ampia possibile anche del personale insegnante di religione in coerenza con le analoghe iniziative adottate per altri insegnamenti sulla scorta del recente Decreto “Dignità”.
“We care education - competenze socio affettive, cognitive, etiche”. Questo il titolo del corso di aggiornamento residenziale a Loppiano al quale la sottoscritta e Daria Jacopozzi hanno partecipato nel weekend 9-11 novembre. È stata veramente una bella esperienza, molto intensa e professionalmente arricchente. Si è cercato davvero di mettere in funzione “la testa, il cuore e le mani” secondo una indicazione di Francesco citata da Piero Coda Preside dell’Istituto Universitario Sophia, organizzatore dell’iniziativa. Dopo gli interventi di quest’ultimo e di Michele De Beni (direttore del corso) le relazioni iniziali hanno affrontato l’educazione secondo il principio di realtà (Bruzzone) di responsabilità (Mortari) di speranza (Gaudiano).
Il prossimo momento di formazione per noi IdR si terrà il 22 novembre e sarà centrato sul tema delle competenze. Forse non tutti sanno che nel maggio scorso il Consiglio dell’Unione Europea ha approvato una Raccomandazione relativa alle competenze chiave per l’apprendimento permanente. Questo testo sostituisce il precedente, sullo stesso tema, risalente al 2006. Il mondo cambia e anche le competenze chiave che dobbiamo aiutare i nostri allievi e le nostre allieve ad acquisire vanno riformulate. Forse a qualcuno sembra che puntare sulle competenze equivalga a sposare una concezione riduttiva dell’educazione, per così dire “tecnicistica” e non “umanistica”.
Quante discussioni sugli stranieri a scuola! Quante frasi fatte, spesso cattive, senza cognizione di causa. E senza compassione. E nello stesso tempo quanta commozione e quanto sdegno quanto si studia la Shoah. La citazione che segue, tratta dal libro che racconta la storia del medico di Lampedusa, può forse aiutare ad avere uno sguardo più attento alla realtà. “Se i muri del poliambulatorio potessero parlare racconterebbero un libro già letto, del quale ci siamo dimenticati troppo presto.
Stamattina alle 8 sono entrata in classe e ho trovato solo una decina di ragazze. “Come mai così poche?” chiedo. “Sono in bagno. Ieri sera in un incidente stradale è morta una ragazza, amica di Roberta”. Dio mio! E gli occhi mi si riempiono di lacrime. Non so cosa dire, cosa fare...poi chiedo a una studentessa di chiamare le compagne. Tornano tutte in classe, i volti stravolti dal pianto. Vorrei solo piangere con loro, non ho niente da dire. Ma qualcosa devo dire. Sono l’insegnante. In tante mi guardano, in attesa.
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