Il prossimo momento di formazione per noi IdR si terrà il 22 novembre e sarà centrato sul tema delle competenze. Forse non tutti sanno che nel maggio scorso il Consiglio dell’Unione Europea ha approvato una Raccomandazione relativa alle competenze chiave per l’apprendimento permanente. Questo testo sostituisce il precedente, sullo stesso tema, risalente al 2006. Il mondo cambia e anche le competenze chiave che dobbiamo aiutare i nostri allievi e le nostre allieve ad acquisire vanno riformulate. Forse a qualcuno sembra che puntare sulle competenze equivalga a sposare una concezione riduttiva dell’educazione, per così dire “tecnicistica” e non “umanistica”.
Non mi pare che le cose stiano in questo modo. Puntare sulle competenze significa, credo, impostare il nostro lavoro educativo considerando non solo la capacità di memorizzare contenuti o eseguire esercizi da parte di chi vuole imparare ma la persona-studente nel suo complesso. Una persona che vogliamo aiutare a vivere in questo mondo (non in un mondo ideale) con consapevolezza, libertà, responsabilità, stile relazionale nonviolento, capacità di partecipazione attiva alla costruzione della casa comune, sia chiami essa città, Europa, mondo.
Il problema è che le competenze non si insegnano, mi pare. Noi insegnanti (che comunque dobbiamo sempre occuparci anche di migliorare le nostre di competenze) possiamo “solo” creare le condizioni migliori affinché allieve e allievi diventino competenti.
Queste competenze, spiega la Raccomandazione, si compongono di conoscenze (fatti e cifre, concetti, idee e teorie che sono già stabiliti e che forniscono le basi per comprendere un certo settore o argomento) abilità (sapere ed essere capaci di eseguire processi ed applicare le conoscenze esistenti al fine di ottenere risultati) e atteggiamenti (che descrivono la disposizione e la mentalità per agire o reagire a idee, persone o situazioni)
Le competenze chiave, afferma il documento, “sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, l’occupabilità, l’inclusione sociale, uno stile di vita sostenibile, una vita fruttuosa in società pacifiche, una gestione della vita attenta alla salute e la cittadinanza attiva. Esse si sviluppano in una prospettiva di apprendimento permanente, dalla prima infanzia a tutta la vita adulta, mediante l’apprendimento formale, non formale e informale in tutti i contesti, compresi la famiglia, la scuola, il luogo di lavoro, il vicinato e altre comunità”.
Ecco allora la nuova formulazione delle competenze chiave:
competenza alfabetico funzionale
competenza multilinguistica
competenza matematica e competenza in scienze, tecnologie e ingegneria
competenza digitale
competenza personale, sociale e capacità di imparare a imparare
competenza in materia di cittadinanza
competenza imprenditoriale
competenza in materia di consapevolezza ed espressione culturali.
Spero di avere suscitato la curiosità di leggere per intero la Raccomandazione https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:32018H0604(01)&from=EN in modo da arrivare con una buona preparazione all’incontro del 22.11.