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Ho letto un libro molto interessante che spiega come il magistero della chiesa cattolica, che a volte afferma di garantire la continuità rispetto all’insegnamento degli apostoli, ha viceversa espresso cambiamenti radicali di dottrina nel corso del tempo e ha compiuto scelte drastiche rispetto ai testi neotestamentari riconoscendo scarsa importanza ad alcuni insegnamenti ed enfatizzandone altri nemmeno esplicitati nei medesimi testi. Sto parlando del volume “Riforma – quando la chiesa si pensa altrimenti”
Angelo Scita è un amico che da tanti anni studia la Bibbia per passione. E, sempre da anni, guida un gruppo di appassionati della Bibbia che desiderano conoscerla, interpretarla, amarla. È convinto, ma non è il solo, che non vi sia una sola ragione per cui nella scuola italiana si studino i classici greci e latini ma non i testi biblici. E ha ragione! Noi insegnanti di religione facciamo del nostro meglio e uno dei nostri obbiettivi centrali è proprio favorire l’approccio diretto con la Bibbia. Ma si dovrebbe fare
Quest’anno ho chiesto il part-time (dieci ore) perché, dopo trentasette anni di insegnamento, le diciotto classi hanno iniziato a pesarmi. Avendo solo dieci classi mi si è liberato un sacco di tempo che ho pensato di riempire immediatamente! E quindi, per esempio, mi sono candidata al Consiglio di Istituto e sono stata eletta. Condivido qualche osservazione dopo le prime due riunioni effettuate. La componente studentesca (2 maschi e 2 femmine in una scuola frequentata per l’80% da femmine) non è
Come narra il libro biblico di Ester, il re di Persia voleva mostrare agli amici, dopo giorni e giorni di gozzoviglie, la bellezza di sua moglie, la regina Vasti. Aveva fatto largo sfoggio del lusso in cui viveva e intendeva mostrarne l'oggetto più prezioso. Ma Vasti disse “no”. Si rifiuta di farsi esporre come un oggetto da osservare con ammirazione. O forse con cupidigia. Vasti si oppone al marito per difendere la propria dignità e verrà punita da una compatta squadra di potenti maschi che si coalizzano con il re per evitare
Cosa c’entra l’eco-femminismo con la torre di Babele? È con questa curiosità che mi sono messa in ascolto della lezione della prof.ssa Cristina Frescura nell’ambito del Corso di teologia delle donne che quest’anno parla appunto di “Natura, creazione ed eco-femminismo. Per non perdere il filo”. La docente ha basato il proprio discorso sull’originale traduzione di Genesi 11,1-9 elaborata dal teologo Andrè Wenin. La traduzione è originale anche perché appare piuttosto “brutta” in quanto si limita a una
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