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Con il pensionamento di Daniela Cugini e Gilberto Brianti escono dal collegio IdR due figure storiche dell’IRC parmense. Ci siamo salutati venerdì 26 maggio nella riunione plenaria di fine anno ed è stato bello ricevere in dono la loro testimonianza. Daniela ha detto che insegnare religione l’ha “salvata” da una prospettiva di vita che rischiava di essere solitaria e chiusa alle relazioni. Gilberto ha raccontato quanto ha ricevuto dalle ragazze e dai ragazzi di cui è stato docente e quanto è cambiato insieme a loro.
Nei collegi docenti e nei consigli di istituto di questi giorni, oltre ad approvare le adozioni dei libri di testo, si parla molto della grande quantità di denaro che sta arrivando per finanziare i progetti del PNRR. Uno degli ambiti maggiormente finanziati è quello della lotta alla dispersione scolastica. Le azioni che le scuole dovranno compiere sono già in gran parte definite dall'alto, sia come numero di ore che come struttura. Si spenderanno molti soldi per un periodo relativamente breve… e poi?
Due genitori separati hanno idee opposte sulla scelta di fare frequentare alla figlia l’insegnamento della religione cattolica. La madre (convivente con la figlia) propende per un’educazione non religiosa mentre il padre vuole che si avvalga dell’IRC. Una prima sentenza dà ragione alla madre ma il padre ricorre e la Corte di Cassazione ritiene che le ragioni del padre siano valide. Perché? Perché (informa il Sole 24ore del 7 marzo scorso) lo statuto pedagogico dell’IRC è “sempre più orientato non già
Venerdì 14 aprile si è svolta l’assemblea sindacale Cisl rivolta agli Idr dell’Emilia-Romagna. Sono intervenuti Monica Barbolini, segretaria Cisl scuola per l’Emilia-Romagna, Michele Manzo esperto giuridico e Salvo Inglima segretario nazionale Cisl scuola con delega per gli Idr. Il tema affrontato è stato quello del concorso, dei due concorsi che stiamo attendendo, ormai da anni. Riprendendo l’excursus storico che dalla legge 159 del 20 dicembre 2019 ha portato ad oggi, gli esperti hanno voluto
Il contesto culturale in cui viviamo oggi ci mette continuamente a confronto con una pluralità di etiche e con un ampio ventaglio di possibilità di scelte, in una situazione cioè, di incertezza valoriale. Che sia un bene o un male qui non interessa, interessa che è così e quindi i giovani (ma anche noi adulti) si trovano a camminare su sentieri che non sono predefiniti, possono dipanarsi in una dimensione planetaria e all’interno di forme familiari del tutto nuove. Anche la percezione del proprio corpo e la
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