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Aspettavo con molta curiosità, pronta anche a una delusione, la fiction su Chiara Lubich “L'amore vince tutto” andata in onda su Rai 1 domenica 3 gennaio in questo 2021. Dichiaro subito che la mia non potrà essere un'analisi “super partes” ma di parte, poiché fin da piccola ho frequentato l'esperienza dei Focolari. Mia nonna è partita da Parma nel 1961 per raggiungere Chiara a Roma per poi spostarsi a Loppiano dove ha insegnato italiano agli stranieri per 30 anni.
La novità è che il MIUR e la CEI hanno firmato l’intesa necessaria per procedere sulla strada del Concorso per Idr. Ciò che invece è non è nuovo è l’insieme dei nodi ancora da sciogliere riguardanti il concorso. Ma andiamo con ordine. Dai giornali abbiamo saputo che, con grande soddisfazione del MIUR e della CEI, il 14 dicembre è stata firmata l’intesa di cui sopra. Il testo non è stato reso noto ma dai rispettivi comunicati sembra che siano stati fissati paletti molto generali: potranno partecipare
Adamo ed Eva: un mito che parte dai racconti biblici ma che li supera diventando qualcosa di autonomo ed estremamente radicato nella cultura e nell’immaginario, non solo religioso, di moltissime persone. Adamo il primo, Eva la derivata. Adamo il dominatore, Eva la sottomessa. Adamo l’ingannato, Eva l’ingannatrice. Adamo il protagonista. Eva il supporto. Potremo mai liberarci da questo immaginario costruito da una cultura androcentrica e patriarcale?
“A Salamabila assistiamo a un’inquietante evoluzione del fenomeno: la violenza è mera dimostrazione del potere delle armi. Ogni miliziano con una pistola sa di potere stuprare e restare impunito”. Questa è la conclusione di un articolo su Avvenire di oggi, mercoledì 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza degli uomini sulle donne. Non è nella pagina che celebra questa ricorrenza a cui peraltro Avvenire dedica grande spazio. È a pagina 14, nella sezione “Mondo”. A dimostrare che questo tipo
Gli ultimi due Sinodi dei Vescovi, le recenti dichiarazioni di Papa Francesco e il dibattito sul DdL Zan contro l'omotransfobia, hanno fatto riemergere il confronto, in corso ormai da tempo tra i cattolici, sul corretto approccio pastorale riguardo alle persone omosessuali. Nelle nostre classi il tema emerge abbastanza spesso e così qualche giorno fa è stato organizzato un interessante incontro (rigorosamente online) rivolto in modo particolare a insegnanti di religione, per capire se sulla questione qualcosa è davvero cambiato e cosa è eventualmente cambiato.
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