- Dettagli
Abbiamo partecipato in quattro IdR di Parma (Daniela Cugini, Daniela Giroldini, Paola Ugolotti e Monica Vezzani) al corso di formazione regionale IRC che aveva come argomento “Lo sviluppo dell’affettività. Un approccio pedagogico-didattico”. Il corso si è tenuto a Pennabilli (diocesi di San Marino) il 7-8 aprile scorso e aveva come obiettivi:
- riflettere sull’identità dell’uomo post-moderno immerso in un contesto sociale globalizzato confrontando il dato storico con il fondamento biblico dell’antropologia cristiana;
L’argomento è stato sviluppato in una interessante relazione tenuta dalla dott.ssa Rita Torti al recente collegio IdR. Uno dei concetti chiave espressi mi pare si possa rendere in questo modo: se analizziamo le immagini del femminile di cui è ricca l’iconografia religiosa, scopriamo che la maggior parte di esse ci dicono molto di più sul pensiero degli uomini che le hanno prodotte o commissionate che sulla realtà effettiva delle donne.
Come annunciato nel post precedente, oggi propongo un’intervista a Guido Campanini che è intervento al Convegno di Torino, organizzato dal centro studi Calamandreisull’insegnamento religioso nella scuola. Campanini ha scritto diversi articoli sull’argomento e il suo punto di vista è particolarmente interessante sia perché è Dirigente scolastico sia perché ha iniziato la carriera di insegnante come IdR.
A Torino tu hai affermato con molta decisone che l’IRC come è oggi non funzione più, anzi è svantaggioso, se non dannoso, per tutti. È un giudizio molto forte. Come lo motivi?
- Dettagli
Si è svolto sabato 2 aprile a Torino un interessante Convegno dal titolo L’insegnamento della materia ”storia delle religioni e del libero pensiero” nella scuola. Promotori: Centro di Documentazione, Ricerca e Studi sulla Cultura Laica "Piero Calamandrei" in collaborazione con Associazione XXXI Ottobre, Università degli studi di Torino, Università Ca' Foscari Venezia, Consorzio IERS, Fondazione Benvenuti in Italia, UVA – Universolaltro. Il prof. Gian Enrico Rusconi che ha presieduto il Convegno, così ne ha esplicitato il senso: “E’ tempo che il dibattito sull’insegnamento delle religioni nella scuola pubblica faccia un salto di qualità sul piano operativo.