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Che frutto porterà il seme piantato in questa generazione? Saranno i nostri ragazzi il “cigno nero” di questa epoca surreale all'ombra del Coronavirus? Me lo sto davvero chiedendo quando li vedo arrivare come pallini colorati sullo sfondo nero di Meet (alcuni “si sentono brutti” e non attivano fotocamere!) puntuali, numerosi ...e quando più di una volta i primi a connettersi sono quelli che non fanno religione ma spontaneamente partecipano e a volte più di altri. E' la seconda settimana di lezione totale, 18 ore complete ognuna...anzi spesso si sfora senza accorgercene
Anche per me la prima settimana è passata nello stordimento, nell'inconsapevolezza. Ho però una figlia medico che lavorava al punto bianco (ora lo hanno chiuso e ha cambiato mansione) ed ero molto preoccupata per lei, per ciò che mi raccontava e per le previsioni che mi prospettava. Mia figlia in prima linea visitava pazienti senza nessuna protezione, in collegamento con i suoi amici medici, ancor più esposti , perché in terapia intensiva, mi faceva percepire tutta la difficoltà nel poter curare tutti. Con questo stato d'animo, desideravo stare vicina ai miei studenti e colleghi pur sentendomi impreparata e molto fragile.
Carissimi colleghi, all'inizio della sospensione dell'attività scolastica la percezione che ho avuto era di effettiva sospensione, attesa... Un silenzio improvviso era calato sulla scuola!!!! e non c'era lettura, indicazione, orientamento del pensiero se non il semplice "attività sospesa". Impreparati, sguarniti ad affrontare "il nuovo cattivo" che era entrato in scena prepotentemente e violentemente nelle nostre vite come un ospite non invitato, arrogante e distruttivo!!! Il mio stato d'animo era...attonito...poi via via il contatto coi colleghi,
Un tempo davvero strano questo. All’inizio l’abbiamo preso sottogamba, ci siamo stupiti per la chiusura delle scuole che sembrava a molti eccessiva… “come se non ci fossero mai state epidemie di influenza!” qualcuno di noi sentenziava. Poi abbiamo preso atto che la situazione era abbastanza seria ma restando in attesa di tornare velocemente alla normalità. Infine abbiamo capito. Non senza un pizzico di angoscia.
La rivista Il Regno, nel numero del 24 febbraio scorso, ha ospitato un articolato e documentato parere sul concorso per insegnanti di religione ad opera di due colleghi romani. Mi sembra opportuno pubblicarlo come contributo al dibattito. "Le parole del santo padre rivolte ai dipendenti vaticani il 21 dicembre 2017, per chiedere loro di aiutarlo – e di aiutare «anche i superiori» – a «risolvere» un «problema di coscienza» del pontefice relativo alla presenza in Vaticano di «lavori e lavoratori precari» per un tempo eccessivamente protratto,
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