Fornire un quadro più completo possibile delle istituzioni, associazioni, organizzazioni religiose presenti sul nostro territorio perché siano conosciute da tutti e favorire il consolidamento di una rete tra loro: sono questi gli scopi del sito web www.parmamultifaith.com . Per ora sono presenti, al suo interno, 22 sigle. In alcuni casi le rispettive pagine sono ricche di informazioni sulla storia e le caratteristiche del soggetto a cui si riferiscono, in altri casi le informazioni sono scarne ma sempre utili per conoscere indirizzi e possibili contatti.

Il sito è frutto di un’idea di Lisa Zuliani (nostra collega IdR, cultrice di Scienze Religiose, Pedagogia e Didattica museale) e Costanza Marchesini (cultrice di Storia dell’Arte, Archivistica, Paleografia e Diplomatica) ma si avvale della collaborazione scientifica e tecnica di molte altre persone: il presidente del Forum Interreligioso di Parma professor Luciano Mazzoni Benoni, il referente per la Stanza del silenzio e dei culti dottor Alessandro Bonardi, il professor Fausto Pagnotta docente di Storia del pensiero politico e di Sociologia dei media digitali presso l’Universita’ degli Studi di Parma, il professor Alessandro Bosi già docente di Sociologia generale presso l’Ateneo cittadino, don Raffaele Mazzolini del locale Consiglio delle Chiese Cristiane, la professoressa Paola Zilli che ha realizzato il sito e, infine, il professor Lorenzo Guareschi che ne ha curato la grafica.

Potrà stupire che, insieme a varie chiese cristiane, comunità musulmana, buddhisti, baha’i ecc., sia presente anche l’UAAR (Unione Atei e Agnostici Razionalisti). In base a ciò che spiega Lisa Zuliani, si può dire che anche i membri dell’UAAR hanno una loro spiritualità e che il loro scopo, più del contrasto alle religioni è quello di garantire pari diritti a tutti indipendentemente dal credo religioso o non religioso. La scommessa è che, mettere in rete realtà così diverse tra loro, possa favorire il reciproco rispetto e il dialogo.

Potrebbe sorprendere anche un’assenza tra le comunità elencate nel sito, quella dei Testimoni di Geova che pure costituiscono una presenza religiosa piuttosto significativa anche nella nostra città. Per ora i responsabili non hanno risposto all’appello delle ideatrici dell'iniziativa ma non è detto che in futuro non possano dimostrarsi disposti a mettersi “in rete”. Mancano altre comunità religiose e, a volte, non è nemmeno facile individuare i contatti giusti per suscitare il loro interesse all’iniziativa.

Il sito è comunque sempre aperto a nuovi ingressi, revisioni, arricchimenti. E può essere uno strumento utile anche per noi IdR nel momento in cui desideriamo fare incontrare le nostre classi con testimoni di diverse esperienze religiose. I/le responsabili delle comunità elencate nel sito, infatti, si sono resi disponibili per incontri nelle scuole o per ospitare gruppi di studentesse e studenti nei rispettivi luoghi di incontro e culto.

Carla Mantelli