Da Parma siamo scese in quattro nella capitale per partecipare al Convegno di aggiornamento su “IRC e cittadinanza attiva” riservato a Idr e organizzato dalla Pontificia Università Salesiana.  Quattro veterane dell’IRC (a voi riconoscerci dalla foto!) ancora alla ricerca di formazione e confronto. Andare a Roma è sempre un’immersione nella bellezza e nell’intensa mescolanza di umanità differenti. La mia passione è interrogare i tassisti perché so di incontrare una Roma molto vera e vitale. Li ho intervistati sulla sindaca Raggi, sui problemi irrisolti della città, sul conflitto che li contrappone a UBER e sulla trattativa con il Ministero… Alcuni mi sembrano comici che imitano i tassisti romani tanto è caratteristica la parlata e argute le battute.

Questi tassisti però danno l’impressione che la gente di Roma sia rassegnata all’idea di vivere in una città di fatto ingovernabile. Per l’indisciplina di chi la abita e per l’incompetenza o la disonestà chi l’amministra.

Ma il fascino di Roma resta immutato. La sera del sabato siamo fuggite dalla Domus Urbis che ci ospitava e abbiamo cenato in un locale che propone cucina tipica romana vicino alla fontana di Trevi. Carciofi alla giudìa così buoni non li avevamo mai mangiati! E poi ci siamo concesse una passeggiata fino a Piazza di Spagna.  Si respirava il mondo intero, reso dolce e in qualche modo omogeneo dall’immancabile brezza, dagli edifici solenni a familiari, dai segni della fede ovunque presenti e armonicamente integrati con i palazzi del potere mondano, del commercio, dell’arte profana…

Al Convegno la cosa che mi ha impressionato di più è stata l’età media: eravamo quasi tutte donne e quasi tutte anzianotte. Anziani anche i relatori. Ma quelli erano quasi tutti uomini.

Su ciò che abbiamo ascoltato e discusso relazioneremo con successivi post. Per ora mi limito a registrare una certa “stanchezza professionale” tra le partecipanti, causata dal contrasto fra il grande impegno che noi IdR profondiamo nella scuola (e non solo nelle nostre ore di lezione) e un contesto normativo e organizzativo che tende di fatto a emarginarci sempre più.

Non c’è stato molto spazio per la discussione perché il tempo era stato quasi tutto riempito dagli interventi dei relatori (alcuni davvero potenti!) e il lavoro di gruppo non ha avuto sbocco in un confronto assembleare. Si tratta di difetti frequenti nelle iniziative di aggiornamento. Bisognerebbe avere il coraggio di invitare meno relatori e di dedicare più tempo al confronto e all’approfondimento. In ogni caso il Convegno è stato molto utile.

Nel prossimo post relazioneremo sull’intervento del prof. Josè Luis Moral de la Parte, certamente il più stimolante e innovativo del Convegno.