Stiamo vivendo la settimana di preghiera per l’unità dei Cristiani. Come sappiamo, il Credo niceno-costantinopolitano è comune a tutte le Chiese ed esprime alcuni principi fondamentali della nostra fede. È un testo che però risale a molti secoli fa e risente di un certo tipo di contesto culturale, teologico e linguistico. Forse, potremmo sintetizzare ciò in cui crediamo con parole più adatte al tempo che viviamo e al linguaggio che utilizziamo. Mi permetto di proporre un primo tentativo, con qualche licenza teologica... in attesa di idee migliori!
Crediamo in un solo Dio
che ci ama senza limiti e ci ha donato l’universo in cui viviamo.
Crediamo in Gesù di Nazaret uomo mite e misericordioso,
vero volto del Padre che, come una Madre, lo ha generato.
Pur essendo di natura divina,
condividendo in tutto la nostra condizione umana,
è nato da una donna, Maria.
È stato fedele alla Verità, ha indicato la strada dell’Amore
e per questo ha subito la morte di croce.
Ma il terzo giorno è risorto
e ha inviato Maria di Magdala e le altre donne ad annunciarlo.
Egli è sempre con noi, tutti i giorni, fino alla fine del mondo.
Crediamo nella presenza del Santo Mistero in mezzo a noi
attraverso lo Spirito donato da Gesù.
Crediamo la Chiesa,
fondata sul Battesimo, nutrita dalla Parola e dall’Eucarestia,
comunità aperta a tutte le genti.
Con fiducia nella misericordia divina,
guidati dal comandamento dell’Amore,
camminiamo verso la gioia eterna.